POMODORO: IN MAROCCO SI POSSONO UTILIZZARE 56 PRINCIPI ATTIVI VIETATI NELL’UNIONE EUROPEA
L´accordo di libero scambio tra Unione Europea e Marocco, entrato in vigore in 1° ottobre, continua ad essere messo in discussione non solo in Italia, ma anche in Spagna.L´organizzazione agricola COAG ha appena pubblicato uno studio in cui denuncia che gli agricoltori del Marocco possono utilizzare almeno 56 prodotti fitosanitari vietati nell´Unione Europea per controllare i parassiti nelle colture di pomodoro Per le importazioni da Paesi Terzi, inoltre, l´Unione Europea stabilisce un limite massimo di residuo (LMR) ammissibile per particolari sostanze attive. E´ dunque necessario - secondo la COAG - che il Governo spagnolo e quelli europei rafforzino i controlli alle frontiere per evitare l´entrata nel mercato comunitario di pomodori e altri prodotti ortofrutticoli con limiti di residui maggiori di quelli permessi.Questo accordo di libero scambio contrasta gli sforzi degli agricoltori europei, in particolare italiani e spagnoli, per ridurre l´utilizzo di prodotti chimici nelle coltivazioni di frutta e verdura. "I produttori spagnoli di frutta e verdura - denuncia Andrés Góngora, responsabile COAG per il settore Frutta e Verdura - non possono difendersi di fronte alla concorrenza sleale del Marocco. Se c´è libero scambio le regole del gioco devono essere uguali per tutti". fonte: italiafruit
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