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FORUM SUL FUTURO DELLA PAC: LA FILIERA FIRMA UN DOCUMENTO COMUNE


È stato definito ieri un documento congiunto sottoscritto da tutte le associazioni di rappresentanza della filiera italiana (Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri, Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil) sul tema della Pac dopo il 2013. Il documento sottoscritto dai presidenti e dai segretari generali delle diverse organizzazioni è stato presentato al Ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan in occasione del forum sul futuro della Pac, organizzato a Roma dallo stesso Ministro. Nel sottolineare l’importanza della definizione di questo documento congiunto, le dieci organizzazioni firmatarie sollecitano il governo italiano a fare proprie le indicazioni e le proposte in esso contenute in vista della definizione finale di una forte e condivisa posizione italiana da portare in Europa nelle trattative sul futuro della Pac. “Siamo soddisfatti di essere riusciti ad arrivare al confronto odierno con un documento unitario di tutte le organizzazioni agricole e dei lavoratori. Un percorso condiviso, fortemente voluto dalla cooperazione agricola, che già da tempo parla ad una sola voce”. È quanto dichiara il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini a nome di tutte le organizzazioni cooperative del paese.“In questo documento - continua Gardini - è contenuto il mandato di tutto il mondo agricolo al ministro Galan, al Governo e ai nostri parlamentari europei. Inutile sottolineare che la prima battaglia sarà quella per il mantenimento della dotazione di bilancio, perché dobbiamo essere certi di quante risorse finanziarie avremo a disposizione. Da questo elemento si dovrà partire per una riforma dei pagamenti diretti in favore dei cosiddetti agricoltori attivi che potrebbe consentire di rivedere tante distorsioni create in passato oltre che razionalizzare meglio la spesa agricola. La seconda questione su cui far convergere le forze - aggiunge Gardini – è l´aggregazione dell´offerta. Un tema fondamentale per il mondo cooperativo, che la futura Pac dovrà affrontare se vuole dare all´agricoltura giusti strumenti per sostenere le sfide del mercato, conquistare nuovi spazi commerciali, migliorando e qualificando l´offerta dei prodotti. Per la cooperazione le Organizzazioni dei produttori nella riforma della Pac dovrebbero avere un ruolo primario nella gestione delle misure di crisi, per contrastare la volatilità dei prezzi e favorire la stabilizzazione del reddito”.“Vogliamo una Pac nuova, forte e orientata al mercato - conclude Gardini. Siamo certi che le istituzioni italiane recepiranno queste nostre istanze e che la loro azione potrà essere più forte e ben sostenuta a tutti i livelli di rappresentanza a Bruxelles. Adesso più che mai c’è bisogno di unità da parte di tutto il mondo agricolo. È in gioco il futuro della nostra agricoltura, settore da cui passa inevitabilmente il rilancio della nostra economia”. Fonte : italiafruit news




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